Frattura ossea

Dopo una guarigione della frattura andata a buon fine, nella maggior parte dei casi il paziente è in grado di svolgere tutte le attività come prima della frattura, poiché il tessuto osseo è in grado di rigenerarsi completamente.

Nonostante ci sia stata la guarigione dalla frattura, il paziente avverte più o meno una sorta di debolezza che gli impedisce di essere completamente efficiente. Il motivo risiede da una parte nell'osso stesso, che deve di nuovo abituarsi al carico e, dall'altra parte, nella mancanza di allenamento di muscolatura e legamenti.

kybun vi aiuta ad allenare il corpo delicatamente, senza sovraccaricarlo, dopo la guarigione dalla frattura. L'osso può lentamente abituarsi all'elevato carico e la muscolatura, nonché l'apparato legamentoso, vengono rinforzati.

 

Definizione

Una frattura ossea è un'interruzione della continuità di un osso e la formazione di due o più frammenti con o senza spostamento (dislocazione).

Contrariamente agli altri tessuti, la maggior parte dei tessuti cicatriziali di minore qualità guariscono, così l'osso è in grado di rigenerarsi completamente. Indipendentemente dalla guarigione primaria o secondaria dalla frattura, alla fine del processo di guarigione c'è un ripristino dell'integrità completa e della stabilità dell'osso. La durata di tale processo dipende, tra l'altro, da quali ossa sono interessate. Per le ossa del metacarpo e dell'avambraccio si parla normalmente di quattro-sei settimane, al contrario, nel caso della tibia, si va dalle dieci alle dodici settimane.

Nel caso di una malunione a seguito di frattura ossea questo processo viene ostacolato. Si parla di una guarigione ritardata della frattura quando una frattura - come già detto, a seconda delle ossa interessate - non presenta ancora alcun segno di guarigione nel termine invece normale. Se la guarigione dalla frattura non si ha entro sei mesi, allora si tratta in via definitiva della cosiddetta pseudoartrosi.

Cause

Le fratture ossee sono principalmente la conseguenza di una forza diretta o indiretta esercitata nel caso di un incidente, di una caduta, colpo o percossa. Un osso può rompersi anche per via di un sovraccarico parziale o completo, ripetuto e con effetto acuto. Un tipo di frattura da affaticamento è p. es. la frattura da marcia di un metatarso, detta anche frattura da stress.

La frattura ossea è spesso collegata ad altre lesioni. Da un lato una frattura ossea può causare la lesione di vasi e nervi, mentre le fratture che coinvolgono le articolazioni possono comportare per le stesse il rischio di unalussazione. Un infortunio può tuttavia accompagnarsi anche a traumi multipli con lesioni agli organi interni, nonché a trauma cranici o ferite di grave entità. In caso di lesioni multiple particolarmente gravi si parla di trauma multiplo.

Una malunione a seguito di frattura ossea può verificarsi a causa di:

  • insufficiente stabilità e immobilizzazione della frattura; eccessiva distanza tra i frammenti ossei; interposizione di parti molli alla fessura della frattura che impediscono ai frammenti di tornare in contatto.
  • fumo, disturbi alimentari e patologie primarie - tali da compromettere la vascolarizzazione (come, per esempio, diabete o osteoporosi) - rientrano tra i fattori fisiologici e biologici che causano complicanze nella guarigione della frattura.
  • Anche in caso di fratture aperte con lievi danni ai tessuti circostanti può sussistere il rischio di un'insufficiente vascolarizzazione dell'area fratturata. A compromettere la guarigione della frattura possono essere anche infezioni all'interno dell'osso stesso nonché nei tessuti molli intorno alla frattura. In tal caso, per favorire la guarigione generale del paziente e delle ossa è possibile ricorrere a determinati farmaci, quali, per esempio, cortisone e citostatici utilizzati nella chemioterapia.

Conseguenze a lungo termine

Di norma, se trattata con una terapia di tipo conservativo o chirurgico, la frattura si ricompone correttamente, favorendo il ripristino completo delle funzionalità ossee.

In taluni casi possono tuttavia verificarsi alcune complicazioni. Tra le più comuni troviamo:

  • lesioni a nervi, vasi, articolazioni e altre strutture circostanti
  • sindrome compartimentale (rischio, per lo più in caso, di fratture alla gamba)
  • infezione
  • pseudoartrosi (disturbo nella consolidazione della frattura)
  • morbo di Sudeck

Terapia convenzionale

È fondamentale determinare la modalità d'intervento sulla frattura ovvero se tramite trattamento di tipo conservativo, come per esempio l'immobilizzazione gessata o, laddove necessario, tramite intervento chirurgico. Nel trattamento conservativo rientra anche la riduzione chiusa di un disallineamento tramite narcotici e successiva ingessatura. L'approccio chirurgico agisce sulla frattura mediante riduzione aperta dei frammenti ossei, andandoli a fissare tramite osteosintesi.

Principio di efficacia di kybun – Agire in modo proattivo

Alla completa guarigione della frattura (riunificazione completa dell'osso):

  • grazie alla struttura morbida ed elastica dei suoi materiali, kybun offre la possibilità di allenarsi in modo dolce, rinvigorendo comunque la forza muscolare e la stabilità dei legamenti. Ciò consente di stabilizzare le articolazioni nonché di ripristinare la sicurezza e la fiducia nel proprio corpo.
  • L'impatto con superfici rigide viene dunque attenuato, al fine di abituare gradualmente le ossa a carichi sempre più pesanti e di ridurre i dolori derivanti dagli stessi.

In caso di ritardo nella consolidazione della frattura:

  • laddove vi siano prospettive di guarigione, la frattura dovrebbe essere in ogni caso immobilizzata. Nella fase di immobilizzazione, gli articoli kybun non devono essere utilizzati, in quanto sia il kyBounder che le kyBoot sono concepiti per la mobilizzazione del corpo.
  • In presenza di determinate patologie (quali, per esempio, il piede di Charcot) o di pseudoartrosi prive di prospettive di guarigione, è indispensabile valutare la situazione individualmente, a seconda del paziente.
  • In tal caso raccomandiamo, prima dell'acquisto di un paio di kyBoot, di richiedere una consulenza esauriente presso un punto vendita kybun e presso il proprio medico curante. È inoltre fondamentale provare di persona i prodotti (kyBoot e kyBounder) per valutarne l'effetto sul proprio corpo.
    L'utilizzo di un kyBounder è in ogni caso raccomandabile al fine di limitare i tempi di allenamento. Se, con il progredire dell'allenamento sul kyBounder, si nota una maggior sicurezza e si desidera uno strumento di allenamento anche per quando si è in giro, è possibile optare in un secondo momento per l'acquisto delle kyBoot.
  • È necessario valutare i vantaggi e gli svantaggi di kybun:

tutte le scarpe, anche quelle ortopediche, sottopongono a stress l'area della frattura. A differenza delle calzature ortopediche che stabilizzano il piede mediante una struttura rigida, le kyBoot permettono al piede di muoversi in modo naturale e molto più liberamente, anche persino in numerosi casi di immobilizzazione muscolo-scheletrica. Ciò consente di allenare i muscoli a lungo e di favorire così un'andatura salutare.

In caso di scarsa sensibilità al piede (dovuta, per esempio, a diabete o al piede di Charcot), è possibile che qualche reazione iniziale venga notata troppo tardi con conseguente ritardo nell'adattamento del dosaggio (durata dell'uso). L'interessato deve esserne consapevole, in modo che inizialmente si assicuri di utilizzare il kyBounder o le kyBoot per brevi intervalli di tempo.

 Reazioni iniziali

Particolari reazioni iniziali dopo una frattura ossea consolidata

Poiché l'osso è inizialmente sensibile alla pressione, anche dopo una fusione riuscita, l'instabilità della scarpa o del tappeto kybun può essere sconvolgente e una grande sfida. Dopo una frattura ossea, il paziente deve prima riacquistare fiducia nel proprio corpo, il che richiede tempo e un attento allenamento post-operatorio. Si prega di leggere i "Consigli per l'applicazione" e di contattare il rivenditore kybun locale se avete ulteriori domande.

Per informazioni sulle tipiche reazioni iniziali per gli utenti che utilizzano per la prima volta il tappeto kybun e la scarpa kybun cliccare su questo link: Reazioni iniziali

Esercizi kybun

Per informazioni sugli esercizi speciali delle kyBoot e gli esercizi basilari da eseguire sul kyBounder cliccare qui: Esercizi kybun

Consigli per l'uso

  • Utilizzare kybun quando la frattura si è stabilizzata.
  • In casi eccezionali, come in presenza di determinate malattie e pseudoartrosi, l'utilizzo di kybun deve essere valutato e adattato singolarmente per ogni caso. In questo caso, il paziente è tenuto a richiedere una consulenza personale presso il proprio rivenditore kybun, per provare personalmente i modelli kybun e ricevere suggerimenti mirati.
  • Inizialmente è tuttavia fondamentale scegliere il corretto dosaggio, vale a dire calibrare in base alla persona il periodo di utilizzo delle kyBoot e del kyBounder. All'inizio, prediligete distanze più brevi e terreni semplici, affinché il vostro corpo possa abituarsi alla camminata impegnativa con le kyBoot/ a stare in piedi sul kyBounder.
  • Aumentate la durata di utilizzo lentamente, a discrezione, fintanto che i piedi non saranno abbastanza potenti e coordinati nelle kyBoot da poterle indossare per più ore di seguito. L'utilizzo è strettamente personale: alcune persone riescono già dopo pochi giorni, mentre altre necessitano di più tempo.
    Le kyBoot sono uno strumento di allenamento e successivamente, senza nessun obbligo, potrebbero trasformarsi nelle calzature indossate tutti i giorni.
  • Durante l'utilizzo del kyBounder o delle kyBoot assicurarsi di posizionare il piede in modo corretto. Il piede dovrebbe poggiare in linea retta sul materiale morbido ed elastico, senza piegarsi né verso l'interno né verso l'esterno. Se i piedi sul kyBounder/ nelle kyBoot si piegano verso l'interno o verso l'interno, di norma la causa non è amputabile a kybun, bensì a una debolezza del piede , da ridurre lentamente attraverso l'allenamento. Si nota subito se i piedi caricano su un lato, in quanto in quel punto la suola cede.
  • Provate a concentrarvi sulla postura del piede e a correggere l'inclinazione laterale. In questo modo, è possibile rinforzare la muscolatura del piede nonché rimuovere col tempo tale inclinazione. Fate attenzione a non contrarre il corpo. Ulteriori informazioni a riguardo sono disponibili nella sezione "Inclinazione laterale".
  • Evitare di compiere passi eccessivamente lunghi, in modo da stabilizzare il piede sopra la suola delle kyBoot con più semplicità e ridurre così la tendenza all'inclinazione laterale.
  • L'impossibilità a mantenere la corretta andatura o a correggere l'eventuale tendenza a tale inclinazione sono da intendersi come sintomo di stanchezza, cui ovviare prendendosi una breve pausa dalle kyBoot.
  • In presenza di muscolatura del piede debole, può risultare vantaggioso optare, nell'acquisto del primo paio di kyBoot, per un modello di scarpa kybun con effetto trampolino più debole. La suola è leggermente più stabile nell'area del metatarso. (Per maggiori informazioni rivolgersi al proprio rivenditore kyBoot).
  • Si consiglia di provare personalmente i vari modelli kyBoot, in quanto quelli dal taglio più alto conferiscono al piede maggiore stabilità.
  • Se la sensazione di insicurezza persiste camminando con le kyBoot, il kyBounder potrebbe rivelarsi lo strumento di allenamento ideale per rinforzare accuratamente la muscolatura di piedi e gambe. Il corpo ha bisogno di tempo: mai darsi troppo presto per vinti!
    Il kyBounder è disponibile in 3 diversi spessori. È dunque possibile scegliere lo spessore che meglio si addice al proprio corpo (maggiore spessore = maggiore instabilità = maggiore intensità di allenamento).
    Inoltre, il kyBounder offre la possibilità di sorreggersi a un oggetto rigido, qualora fosse necessario un appiglio aggiuntivo.

Opinioni/Cosa dicono i clienti

Sono stata una brava ballerina in Danimarca per molti anni. Non sapevo che il ballo avrebbe rotto le mie ossa. Ho subito un intervento, ma non riuscivo a camminare molto bene. Ho acquistato un paio di scarpe nel negozio kyBoot in Danimarca e pensavo che queste mi avrebbero aiutato a risolvere il problema. In due mesi ho ricominciato a camminare meglio. Ho perso circa 8 kg in 7-8 mesi. Durante quel periodo ho acquistato sei paia di sandali e scarpe da kyBoot. Queste scarpe hanno cambiato la mia vita e sono anche in grado di camminare velocemente. Non ho più i plantari che ho utilizzato per molti anni. Sono molto contenta della mia nuova vita.

A ottobre 1993 ho dovuto effettuare un atterraggio di emergenza nella regione settentrionale di Israele. Eravamo appena decollati, quando dopo pochi minuti di volo, il motore si è arrestato improvvisamente. Abbiamo dovuto effettuare l’atterraggio di emergenza su una superficie molto pericolosa, con molte rocce e pietre. Per fortuna nessuno dei passeggeri ha riportato ferite. Io, tuttavia, mi sono rotto la caviglia destra. L’evento si è protratto per 18 mesi, durante i quali ho subito tre operazioni e le stampelle sono state le mie fidate accompagnatrici, fintanto che non ho ripreso a camminare. Le ho provate tutte, senza tuttavia aver trovato alcuna soluzione fino ad oggi. Provavo sempre una sensazione di disagio e dolore. Due mesi fa un amico mi ha consigliato le kyBoot. Le ho provate e la sensazione è stata fantastica! Porto le kyBoot già da 1 mese e mezzo. Per la prima volta, dopo l’incidente, riesco a camminare senza claudicare, provare dolore o altre sensazioni spiacevoli. Posso persino percorrere percorsi più lunghi. In breve: le scarpe mi danno così tanta soddisfazione che penso di comprarmene un altro paio per il prossimo inverno.

I miei 30 anni di attività nel settore commerciale, in scarpe eleganti, ma purtroppo eccessivamente scomode, hanno lasciato il segno sulle gambe. Oltre al neuroma di Morton, problemi di alluce valgo, dolori alle ginocchia e alla spina dorsale, l’estate scorsa, a seguito di un incidente, si è aggiunta anche una frattura del femore. Camminare o stare in piedi, senza provare dolore, era quasi impossibile, anche se utilizzavo scarpe basse e plantari. Grazie a Dio, un’amica mi ha consigliato le kyBoot, che lei utilizzava già da tempo, conoscendone dunque bene i vantaggi. L’acquisto è valso la pena, in ogni caso, anche per me. La suola, imbottita e con cuscino d’aria, è comoda e rende la camminata un vero e proprio piacere, poiché sembra di passeggiare sul cotone. Inoltre, trovo le scarpe particolarmente eleganti. In tal senso, ho ricevuto complimenti da molte persone. La scelta è stata veramente ardua, data la vasta gamma di modelli a disposizione e credo proprio che questo non sarà né il primo, né l’ultimo paio!